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In breve
Bayer mette a disposizione un'ampia gamma di erbicidi pensati per liberare il cerealicoltore dal pensiero delle malerbe. Si va dal diserbo di pre-emergenza di Zodiac DFF a quello di post con la famiglia Atlantis. Senza dimenticare Hussar Maxx Pro.
Con l'arrivo dell'autunno è tempo per i cerealicoltori di entrare in campo per la preparazione dei letti di semina. E mentre l'attrezzatura affina il terreno si pensa già alle operazioni successive, come il diserbo. Eliminare le malerbe è uno dei passi fondamentali per ottenere produzioni soddisfacenti.
Competendo per acqua, luce e nutrienti la flora spontanea è infatti in grado di deprimere la produttività del campo. Per controllare in maniera soddisfacente le malerbe non basta solo scegliere l'erbicida giusto, è necessario adottare una Gestione Integrata delle Infestanti.
Un approccio ragionato al problema fatto di cinque semplici passi che permettono di controllare al meglio la flora spontanea e prevenire l'insorgenza di resistenze agli erbicidi.
Partendo dalle rotazioni fino alla semina e alla raccolta ecco quali sono i 5 passi da seguire per una gestione a 360° del problema infestanti.
È il metodo più antico per ridurre la pressione delle malerbe. È buona norma ridurre la monosuccessione, alternando colture primaverili e autunnali, cereali e specie dicotiledoni. Rotare significa mettere in difficoltà le infestanti e consentire l'impiego di erbicidi con diverso meccanismo d'azione.
In caso di infestazioni consistenti o di sospetta resistenza agli erbicidi è buona norma effettuare una aratura profonda (almeno 40 centimetri) per interrare i semi ed evitare che germinino. Sottoterra, nell'arco di alcuni anni, il seme muore ed è possibile effettuare una nuova aratura profonda. Attenzione però, si tratta di una tecnica efficace con piante come il loietto o l'avena selvatica, mentre i semi di specie come il papavero sopravvivono per decenni. Per conoscere la longevità dei semi è possibile consultare il sito del GIRE.
Anche la semina gioca un ruolo importante nella gestione delle infestanti. Utilizzare un seme certificato (quindi puro) e ad alta vigoria, associato ad una densità di semina elevata, permette di 'soffocare' sul nascere le malerbe, impedendogli di prendere il sopravvento.
È utile anche effettuare la cosiddetta 'falsa semina', associata ad un diserbo non selettivo, in modo da fare tabula rasa di eventuali piante concorrenti. Oppure ritardare di 2-3 settimane la semina, in questo modo ci si allontana dal periodo ottimale di sviluppo dell'infestante che diventa quindi meno competitiva.
Sino a qualche anno fa, per ragioni di costo e semplicità, molti agricoltori si affidavano esclusivamente ai trattamenti erbicidi di post-emergenza. Questo approccio non è tuttavia più sostenibile e in campi molto infestati da graminacee è utile effettuare trattamenti di diserbo autunnali. Andando a colpire le malerbe nei primi stadi di sviluppo si elimina precocemente la competizione e si previene l'insorgere di resistenze.
Per i trattamenti autunnali Bayer propone Zodiac DFF, l’erbicida di pre-emergenza e post emergenza precoce che permette di eliminare graminacee e dicotiledoni nelle primissime fasi di sviluppo. Zodiac DFF, a base di diflufenican e clortoluron, impedisce la germinazione delle infestanti e controlla anche le infestanti già le infestanti emerse.
All'avvicinarsi della primavera è necessario effettuare dei sopralluoghi in campo per verificare quali e quante erbe infestanti sono presenti. Si tratta di una operazione necessaria per la scelta dell'erbicida più adatto alle proprie esigenze.
A seconda del periodo di trattamento e alla tipologia di malerbe Bayer propone gli erbicidi dell’ampia famiglia Atlantis (Activ, Pro e Flex) e Hussar Maxx Pro.
Al momento di mietere il grano è necessario monitorare l'eventuale presenza di infestanti, registrando le specie presenti e la loro diffusione. Sono informazioni utili alla gestione del campo nei mesi successivi per quanto riguarda ad esempio rotazioni, arature, varietà da seminare ed erbicidi da impiegare.
Se si opera in campi con infestazioni importanti o c'è il timore che vi siano erbe resistenti agli erbicidi, è buona norma pulire la mietitrebbia prima di abbandonare il campo. Si tratta di un'operazione che porta via del tempo e quindi è poco diffusa tra gli agricoltori e i contoterzisti, ma è utile a contenere le infestazioni.