1. Rotazione
Utilizzare la rotazione delle colture come
strumento di lotta alle infestanti: diversificare ed allungare le rotazioni alternando colture primaverili, colture autunnali, cereali e colture dicotiledoni.
Vantaggi:
• Produce un
effetto sulla germinazione delle infestanti che possono essere condizionate dall'alternanza delle colture, ad es. loietto sulle colture primaverili;
• Permette di utilizzare un
maggior numero di erbicidi e diversi meccanismi d’azione.
2. Pratiche colturati: lavorazioni e semina
Aratura profonda
• Interrare i semi delle infestanti;
• Importante con elevate infestazioni;
• Raccomandata ogni 3 anni.
Vantaggi
• È efficace nel
ridurre lo stock di semi di infestanti con ridotta vitalità nel tempo (ad es. Bromo, Avena, Loietto).
Semina
• Utilizzare seme certificato.
• Falsa semina: preparare anticipatamente il letto di semina per fare emergere le infestanti e distruggerle con una lavorazione superficiale o con un erbicida totale.
• Utilizzare densità di semina adeguate per favorire la competitività della coltura.
Vantaggi
• Permette di
evitare di diffondere semi di infestanti con uso di seme non adeguatamente selezionato.
•
Diminuisce la pressione delle infestanti prima della semina.
Semina ritardata
• Ritardare di circa 3 settimane la semina nei campi più infestati riduce la concorrenza delle infestanti, limitando il periodo per il loro sviluppo.
Vantaggi
•
Limita la concorrenza di alcune infestanti, allontanandosi dal loro periodo ottimale di sviluppo (ad es. Lolium ed Alopecurus).
3. Trattamenti autunnali
In caso di terreni molto infestati da graminacee e di rotazioni strette, è utile effettuare trattamenti di
diserbo autunnale: la pratica permette di contenere precocemente la competizione delle infestanti nelle fasi iniziali della coltura e di inserire erbicidi con diversi meccanismi d’azione nei programmi pluriennali. Per i migliori risultati occorre una buona preparazione del letto di semina con terreni ben affinati. Ad esempio l’impiego di
Zodiac DFF in pre-emergenza o post-emergenza precoce permette il controllo delle principali infestanti graminacee e dicotiledoni.
Vantaggi
• Si riduce la competizione con la coltura
e si
abbassa il rischio di sviluppo di popolazioni resistenti.
4. Monitoraggio invernale e trattamenti di fine inverno
I trattamenti di post-emergenza a fine inverno sono i più utilizzati per il controllo delle infestanti presenti, individuate dopo il monitoraggio invernale dei campi. Il monitoraggio agevola la
scelta del prodotto più idoneo per il controllo delle infestanti. È importante intervenire su infestanti
graminacee entro lo stadio di inizio accestimento e
dicotiledoni entro le 6-8 foglie. È fondamentale il rispetto delle dosi e delle indicazioni di etichetta, effettuando una buona bagnatura delle infestanti presenti, impiegando attrezzature idonee e adeguatamente tarate. Per ottenere i migliori risultati, intervenire su colture in buono stato vegetativo, con umidità relativa superiore al 60% e temperature medie superiori a 5°C nei 3-4 giorni precedenti e successivi al trattamento (10°C per erbicidi ormonici).
Vantaggi
• Si raggiungono i
migliori risultati dai prodotti utilizzati, perché si interviene su infestanti già emerse.
5. Raccolta
Monitorare l’eventuale presenza di
infestanti alla raccolta, registrando le specie presenti e la loro diffusione. La
pulizia della mietitrebbia quando ci si sposta da un appezzamento all'altro permette di limitare la diffusione dei semi di infestanti. Questa operazione richiede tempi aggiuntivi, ma è fondamentale quando si opera in appezzamenti fortemente infestati e/o presenza di infestanti resistenti.
Vantaggi
• Ci si prepara per
pianificare strategie integrate di controllo per le annate successive.
• Si
evita la diffusione dei semi delle infestanti in altri appezzamenti.