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Stai cercando un prodotto per un problema specifico?
In breve
Un’ottima strategia di difesa passa da soluzioni eccellenti, che inserite in una visione integrata di agricoltura permettano di ottenere al termine del ciclo produttivo un prodotto sano, privo di insetti e di spiccata qualità
La lattuga, come le altre insalate, è una coltura in cui oltre alla fondamentale sanità del prodotto, conta molto anche l'aspetto estetico. Cespi con foglie rovinate da insetti fitofagi, così come la presenza di larve e uova, oppure ancora decolorazioni delle foglie portano inevitabilmente ad uno scadimento del valore commerciale del prodotto.
Gli afidi rappresentano un serio problema per le coltivazioni di lattuga in quanto possono apportare danni diretti, debilitando le piante, e indiretti, peggiorandone l'aspetto estetico.
Anche i tripidi sono insetti con apparato pungente-succhiante che possono causare seri danni alle coltivazioni, anche perché possono essere vettori di virus.
In entrambi i casi vi è anche un problema di "customer experience" negativa, quando il consumatore finale ritrova questi insetti al taglio del cespo.
Ai fitomizi si aggiungono i lepidotteri, come le nottue fogliari e terricole. Le larve si possono cibare delle foglie, riducendo la produttività e causando danni estetici, nonché del colletto, decretando la morte della pianta.
Per affiancare gli agricoltori nel loro difficile lavoro di difesa contro afidi, tripidi e nottue Bayer schiera tre insetticidi di comprovata efficacia: Flipper, Sivanto Prime e Decis Evo.
Grazie alla conoscenza tecnica di ciascuna soluzione, Bayer è in grado di offrire al cliente la strategia di applicazione migliore, in funzione delle diverse variabili che troviamo in campo.
Partiamo da Flipper, un agrofarmaco di origine biologica a base di acidi carbossilici insaturi ispirati all'olio d'oliva di alta qualità. Il formulato agisce per contatto, devitalizzando tutti gli insetti che hanno in parte o completamente il corpo molle.
Autorizzato in biologico, Flipper deve essere utilizzato ad inizio infestazione alla dose di 4-20 litri ad ettaro, per un massimo di 5 interventi per ciclo colturale. Essendo un insetticida di contatto occorre prestare massima attenzione nel distribuire la miscela sull'intera superficie fogliare, anche nelle aree più interne e nascoste.
Il prodotto ha il grande vantaggio di non avere un tempo di carenza e di non lasciare residui normati ed è dunque ideale nelle raccolte scalari. Inoltre, è rispettoso dell'entomofauna utile.
In gamma troviamo poi un altro insetticida particolarmente innovativo, Sivanto Prime, un prodotto a base di flupyradifurone che agisce in pochi minuti, sia per contatto che per ingestione, devitalizzando l'insetto.
Sivanto Prime viene assorbito dalla vegetazione e redistribuito in tutta la pianta per via translaminare e sistemica. Caratteristica unica è il Fast Feeding Cessation, una velocità d'azione senza confronti, che mette fuori gioco il fitofago in pochissimo tempo, agendo così anche a sfavore della diffusione delle virosi.
Il prodotto deve essere usato contro afidi alla dose di 0,625 litri ad ettaro, per un massimo di un trattamento ogni due anni. Il nuovo meccanismo d'azione di Sivanto Prime lo rende perfetto per sviluppare strategie anti-resistenza ed il tempo di carenza di soli 3 giorni lo rende idoneo a trattamenti tardivi eccezionali.
Infine, per controllare anche lepidotteri e minatori, è Decis Evo l’arma di Bayer per l’abbattimento ad ampio spettro. Si tratta di un insetticida piretroide a base di deltametrina che grazie alla sua innovativa formulazione coniuga efficacia e sicurezza d'uso. L’emulsione in acqua fornisce una maggiore affinità tra sostanza attiva, tessuti vegetali e parassita, per una protezione completa della coltura.
Agisce per ingestione e per contatto. Deve essere applicato alla dose di 0,3-0,5 litri ad ettaro per un massimo di 3 applicazioni l'anno ed ha un tempo di carenza di sette giorni.
Queste tre soluzioni possiedono differenti meccanismi d’azione e pertanto vanno impiegati in una strategia che ne contempli l’alternanza, secondo le caratteristiche di ciascuno. L’insieme di questi accorgimenti tecnici, delle pratiche di monitoraggio delle presenze, della corretta identificazione dei parassiti e la conoscenza dei rispettivi cicli, permette una gestione degli insetti mirata, in grado di ottimizzare il numero e la tipologia degli interventi.