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In breve
Climate FieldView è uno strumento a supporto dell’attività degli agricoltori a 360°, facile da usare per consentire agli agricoltori di “sfogliare” su smartphone le mappe dei campi e ottenere rapporti sulle performance in tempo reale. La parola a chi lo utilizza con successo!
La predisposizione all'innovazione dei nativi digitali, la migliore connettività e la disponibilità di nuovi dispositivi smart sono le leve che stanno imprimendo un forte cambio nell'agricoltura in Italia. I segnali che il nostro paese è sempre più attratto dalla cosiddetta Agricoltura 4.0 ci sono tutti e oggi gli imprenditori agricoli, in particolare i più giovani, pongono un forte interesse verso i sistemi di digital farming, proprio come Climate FieldView di Bayer, per efficientare costi, risorse e trattamenti.
Sono oltre mille gli agricoltori italiani che stanno usando la nostra piattaforma, Climate FieldView, e nella maggioranza dei casi si tratta di realtà in cui le nuove generazioni sono coinvolte nei processi di gestione dell’azienda
Abbiamo intervistato due giovani agronomi che utilizzano le tecnologie digitali per ottimizzare la gestione delle operazioni colturali e abbiamo raccolto la loro esperienza con Climate FieldView.
Il primo dei due giovani è Mattia Emiliani che gestisce assieme al padre Piero un’impresa agricola di complessivi 450 ettari in due corpi aziendali, specializzata in cereali e leguminose (grano tenero e duro, mais, soia) e patate da consumo e serve circa 5.000 ettari nelle provincie di Bologna, Ravenna e Ferrara con l’azienda agromeccanica. Di questi circa 650 ettari sono passati, grazie alla voglia di innovazione di Mattia, alla gestione digitale con il monitoraggio di Climate Fieldview, con 170 ettari dove viene eseguita la semina a rateo variabile di mais e circa 100 dove si esegue invece la concimazione a rateo variabile del frumento.
Il primo passo e la prima sfida è quella di far capire l’importanza della mappatura delle rese per diffondere un modo completamente diverso di gestire le produzioni e le aziende
Anche chi fornisce mezzi tecnici si sta muovendo verso un'Agricoltura 4.0, per garantire un’assistenza tecnica professionale, tarata su misura campo per campo, con l'obiettivo di migliorare i risultati in modo da unire vantaggi per il portafoglio e per l’ambiente.
Abbiamo intervistato Riccardo Santini, agronomo consulente tecnico di Manganelli di Perugia, che dallo scorso marzo ha deciso di puntare su Climate FieldView.
Siamo al primo anno di agricoltura digitale. Gli indici Ndvi ricavati dalle mappe di Climate Fieldview ci sono serviti per dare indicazioni per concimazione empiriche, contenendo un 10% di dose nelle zone dove la coltura risulta più vigorosa, e al contrario aumentando la dose dove è più in sofferenza
Attraverso la piattaforma Climate FieldView è possibile misurare la vigoria dei campi, valutando così i risultati di diverse strategie fungicide