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In breve
Per supportare gli agricoltori nella gestione delle infestanti in campo e prevenire la diffusione delle resistenze agli erbicidi, Bayer propone una nuova soluzione erbicida per i trattamenti in campo. Oggi, oltre a Zodiac DFF, è disponibile Incelo, il nuovo graminicida da integrare nella strategia anti-resistenza. Risolvere il problema delle infestanti resistenti è possibile scegliendo soluzioni di qualità e applicando specifiche pratiche agronomiche.
Le malerbe infestanti sono la principale causa di perdite di produzione nei cereali a livello mondiale e il fenomeno della resistenza agli erbicidi è in netto peggioramento anche in Italia, sia per numero di areali coinvolti, sia per numero di infestanti che si sviluppano in campo. Abbiamo realizzato questa sezione per aiutare gli agricoltori a capire come prevenire e come gestire la diffusione delle infestanti resistenti grazie ai consigli dei nostri tecnici.
Ogni appezzamento è a sé e va studiato e analizzato insieme ai tecnici per definire quale sia la strategia migliore di difesa dalle infestanti, in base alle specie coinvolte e ad eventuali resistenze già presenti. Tuttavia, vi sono alcuni elementi fondamentali da considerare che ci possono guidare verso una miglior gestione degli appezzamenti.
Le infestanti più problematiche che hanno sviluppato resistenze agli erbicidi sono sia graminacee, come avena e loietto, sia dicotiledoni, come il papavero. Le pratiche agronomiche come la falsa semina, l'aratura periodica o la rotazione colturale rappresentano un valido aiuto per l'agricoltore chiamato a prevenire o gestire i fenomeni di resistenza e in questo scenario anche i trattamenti per il diserbo giocano un ruolo molto importante.
A rafforzare la strategia anti-resistenza basata su Zodiac DFF, da quest'anno Bayer propone Incelo, il nuovo erbicida di post-emergenza ideale per le aziende agricole che necessitano di un prodotto versatile, capace di completare l’attività di altri diserbi a differente meccanismo d’azione.
Numero di colture differenti nella rotazione
Tipologia di colture in rotazione (prevalenza di invernali o primaverili)
Trattamento erbicida aggiuntivo (pre-emergenza o post-emergenza precoce)
Profondità di lavorazione o non lavorazione
Numero di operazioni di gestione nel periodo inter-colturale (falsa semina o erpicatura)
Numero di meccanismi d’azione utilizzati nella rotazione
Numero di campagne successive con lo stesso meccanismo d’azione
I principi generali che vanno adottati per prevenire o contenere il fenomeno dell'evoluzione a resistenze vanno adattati e hanno una diversa efficacia in base alle caratteristiche biologiche delle malerbe
Agendo su questi parametri è possibile migliorare la gestione delle infestanti. Più aspetti si prendono in considerazione e più ci si avvicina alla gestione ottimale da questo punto di vista. Ovviamente il tutto deve essere calato nella realtà produttiva dell’azienda agricola, compresa quella economica, che spesso vincola alcune scelte.
Nonostante questo, le soluzioni a disposizione dell’agricoltore per migliorare le strategie di gestione non mancano:
• Evitare di usare seme non certificato, specialmente se deriva da aree fortemente infestate;
• Ritardare di circa 3 settimane la semina nei campi più infestati per ridurre la concorrenza delle infestanti, limitando il periodo per il loro sviluppo (ad es. contro Lolium ed Alopecurus);
• Intervenire su infestanti graminacee entro lo stadio di inizio accestimento e dicotiledoni entro le 6-8 foglie;
• Seguire dosaggi in etichetta e “buone pratiche agronomiche di diserbo”;
• Evitare la dispersione di semi di graminacee in altri appezzamenti (pulendo la mietitrebbia quando ci si sposta da un appezzamento all'altro e raccogliendo per ultimi gli appezzamenti più infestati).
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