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In breve
Le nuove conoscenze sullo scafoideo devono portare ad un ripensamento della strategia di difesa della vite. Si rendono dunque necessari anche trattamenti tardivi e diventa importante l'uso degli insetticidi sistemici che sono in grado di proteggere le piante più a lungo.
La flavescenza dorata è una fitopatia causata da fitoplasmi del gruppo 16SrV che arreca seri danni alle produzioni in vigna. Comparsa in Italia nella metà degli anni '90, questa malattia è oggi distribuita a macchia di leopardo in tutta la Penisola ed è trasmessa da Scaphoideus titanus, una cicalina di origine nord-americana che compie una sola generazione all'anno e sverna come uovo sulla vite. Attraverso il suo apparato pungente-succhiante questo insetto si nutre della linfa della pianta e funge da vettore per il fitoplasma.
Tuttavia, come ben spiegato dal professor Alberto Alma, dell'Università degli Studi di Torino (Disafa), le conoscenze riguardo a questo insetto sono progredite nel corso degli ultimi anni e obbligano a ripensare la strategia di difesa del vigneto per il contenimento della flavescenza dorata.
Nel corso di monitoraggi in campo è ad esempio emerso che S. titanus può essere presente in vigneto anche fino a fine ottobre. Gli Autunni più caldi di questi ultimi anni, hanno infatti esteso di un mese abbondante l'attività di questa cicalina e di conseguenza il periodo in cui l’insetto può trasmettere il fitoplasma.
Inoltre, se in passato si riteneva che scafoideo potesse infettarsi con il fitoplasma solamente negli stadi giovanili, evidenze scientifiche hanno dimostrato che il contagio può avvenire anche da adulto. È dunque possibile che in vigna arrivino, grazie ad esempio all'aiuto del vento, esemplari cresciuti su viti selvatiche, presenti in vigneti abbandonati, e dunque scampati ai trattamenti di inizio stagione.
In questo mutato scenario si inserisce Sivanto Prime, l'insetticida di Bayer autorizzato su vite per il controllo di Scaphoideus titanus, Empoasca vitis e Metcalfa pruinosa. Si tratta di un prodotto a base di flupyradifurone, una molecola ad attività sistemica e translaminare, che protegge tutte le parti della vite, anche quelle in formazione.
Le prove effettuate hanno dimostrato l'elevata efficacia e durata di azione di Sivanto Prime nei confronti di S. titanunus, paragonabile a quella assicurata dai neonicotinoidi più performanti utilizzati in passato, oggi non più ammessi.