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I prezzi del frumento duro fino, analizzati tramite il FINC*, si sono attestati a maggio sui 237 €/t, praticamente invariati rispetto ad aprile e sempre in crescita rispetto alla scorsa annata (+12,5%). Poche variazioni anche nei listini del grano duro biologico, entrati nella fase di non quotato sulle piazze di Bologna e Roma e in lieve crescita mensile a Foggia (+1,2%). L’export italiano dai paesi extra UE-28 ha infatti segnato nel periodo compreso tra gennaio e aprile 2019 un balzo di quasi il 60% rispetto allo stesso periodo del 2018.
Prezzo medio mensile 237,0 (€/t)
A maggio i listini delle Camere di Commercio hanno registrato infatti poche variazioni sia per i grani panificabili che di forza. In particolare, i prezzi del tenero panificabile si sono attestati sui 211 €/t, praticamente invariati rispetto ad aprile (-0,8%). Resta positivo invece il confronto con la scorsa annata (+8,7%). Fermi anche i prezzi del grano tenero biologico, che, tuttavia, si mantengono più bassi rispetto all’anno precedente (-13,7% a Bologna).
Prezzo medio mensile 211,1 (€/t)
L’ondata di forte maltempo che ha colpito nelle scorse settimane gli Stati Uniti ha impresso un forte aumento alle quotazioni di frumento e mais alla borsa di Chicago (CBOT). Mais che, insieme con la soia, è il prodotto per cui si registra il maggior ritardo nelle semine, con prospettive di cali nei raccolti. Le stime presentate dall’IGC durante il 12° Meeting Internazionale “Roma Cereali” dello scorso 27 maggio indicano per la campagna 2019/20 un raccolto mondiale di grano duro sui 36,5 milioni di tonnellate, in calo del 4,2% rispetto alla precedente campagna.
Prezzo medio mensile 263,2 (€/t)