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In breve
Diserbare con successo è un requisito fondamentale per il pomodoro da industria, sia per consentire un’ottimale produzione quantitativa e qualitativa, sia per permettere un’agevole raccolta; altrettanto importante è la selettività degli erbicidi utilizzati sulla pianta coltivata. Entrambi questi requisiti sono pienamente soddisfatti dall’utilizzo di Fedor in abbinamento a Challange prima del trapianto della piantina di pomodoro.
L’intervento erbicida con Fedor+Challenge deve essere eseguito almeno una settimana prima del trapianto della coltura, in modo tale che i principi attivi dei due prodotti si possano fissare ai colloidi del terreno e cominciare a esercitare l’attività erbicida, garantendo una buona selettività rispetto alle piantine messa a dimora ed un efficace controllo delle infestanti.
Il trapianto può avvenire anche parecchi giorni dopo, meglio ancora se nel frattempo è intervenuta una pioggia, che ottimizza la capacità erbicida di questi due prodotti.
Nel caso specifico della prova in questione, a causa delle ripetute precipitazioni, il trapianto è avvenuto 19 giorni dopo la distribuzione degli erbicidi, ma ciononostante, le parcelle trattate con Fedor+Challenge si sono mantenute perfettamente prive di infestanti per oltre un mese.
Tale miscela possiede un ampio spettro di azione, in quanto controlla un assortimento variegato di infestanti, sia monocotiledoni che dicotiledoni, in cui sono comprese tutte le specie più frequentemente riscontrate nei nostri comprensori.
Come raccontato nel video, il diserbo in pre-trapianto ha permesso il controllo di tutte le dicotiledoni riscontrate nella parcella non trattata, ovvero Amaranthus sp., Chenopodium sp., e Solanum sp. ed ha agito esaustivamente sul giavone (Echinochloa crus-galli), monocotiledone non sempre di facile controllo.
L’intervento in pre-trapianto con Fedor e Challenge esercita un controllo soddisfacente anche di Solanum sp., infestante solanacea della stessa famiglia botanica del pomodoro e proprio per questo più difficile da controllare
La ridotta disponibilità di prodotti efficaci nei confronti di Solanum sp. e selettivi per la coltura può essere risolta della combinazione di Fedor e Challenge: essa infatti può sostituire efficacemente l’attività di Ronstar (oxadiazon), il prodotto più utilizzato in passato su pomodoro per il controllo di Solanum sp. e di altre numerose infestanti, uscito dal mercato nel 2019. La miscela infatti è stata completamente risolutiva su tutte le infestanti presenti, tanto che non sono stati necessari altri trattamenti erbicidi per tutto il ciclo colturale del pomodoro.
Pomodoro, trapianto 02/06/2020
Infestanti Mono e Dicotiledoni
12/05/2020 - Pre-trapianto
1. Fedor + Challenge
2. Fedor + Challenge + pendimethalin
17/06/2020 – Rilievo nel video: a 35 giorni dal trattamento (BBCH coltura: 19)
24/06/2020 – 42 giorni dopo il trattamento (BBCH coltura: 19-61)
08/07/2020 – 54 giorni dopo il trattamento (BBCH coltura: 61-65)
Dal rilievo del 17.06.2020 si evince un’infestazione mista di mono e dicotiledoni, con importante presenza sul testimone non trattato soprattutto di Echinochloa crus-galli e Solanum Sp., entrambi già in stadio avanzato di sviluppo, determinando crescente competizione con la coltura.
Nelle tesi trattate in pre-trapianto con la miscela di Fedor e Challenge si può notare come il controllo delle infestanti sia stato totale. Ad incidere positivamente sull’ottima efficacia del diserbo sono state in parte le piogge seguite all’applicazione, ma anche l’irrorazione su di un terreno ben affinato, privo di infestanti già emerse. In generale l’eliminazione delle infestanti già emerse si può ottenere utilizzando Roundup Platinum, in aggiunta alla miscela erbicida di pre-trapianto, o in un momento precedente laddove sia necessario eliminare infestanti già molto sviluppate.
Infine, la tesi che ha previsto l'aggiunta di pendimethalin alla miscela di Fedor e Challenge, pur non avendo apportato un vantaggio evidente all’efficacia (che risultava già essere totale con la combinazione precedente), è servita a dimostrare la selettività e l’ottima miscibilità dei due prodotti con questo principio attivo, ancora molto diffuso in pre-trapianto per la sua attività anti-germinativa. Nessun fenomeno di fitotossicità, come clorosi fogliare o riduzione di taglia della coltura è stato infatti registrato.