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APPROFONDIMENTI

Botrite, uve al sicuro con Teldor Plus e Serenade Aso

La botrite è un fungo che colpisce in particolare i grappoli d'uva maturi, causando seri danni produttivi sia negli impianti di uva da tavola che da vino

In breve
Per difendere le piante da botrite Bayer propone Teldor Plus e Serenade Aso. Il primo è un fungicida a base di fenexamide, estremamente efficace e persistente, il secondo è un prodotto di origine naturale che difende l'uva senza lasciare residui.

La botrite (Botrytis cinerea) è un fungo in grado di svilupparsi su una molteplicità di ospiti, di interesse agrario e non. Tra le colture maggiormente colpite c'è la vite, di cui il micete può colonizzare tutti gli organi in accrescimento. Ma è al grappolo che arreca i danni maggiori: il fungo cresce velocemente sugli acini maturi che si ricoprono di una spessa muffa grigia e marciscono in campo.

Negli impianti di uva da tavola la botrite si sviluppa facilmente a causa dell'elevata umidità che si accumula sotto i tendoni ed è in grado di annullare completamente il valore commerciale del prodotto. Sull'uva da vino invece, gli attacchi comportano un danno di tipo quantitativo e qualitativo, abbassando la presenza di zuccheri e polifenoli nelle bacche. I mosti faticano a fermentare e il vino prodotto è soggetto alla casse ossidasica.

Per questo motivo B. cinerea è il principale patogeno con cui gli agricoltori devono confrontarsi subito dopo peronospora e oidio. Sono tre i momenti chiave della difesa: la fioritura, la pre-chiusura grappolo e l'invaiatura-maturazione.

Il ciclo biologico di Botrytis cinerea

Il fungo è in grado di svernare sui tessuti morti, all'interno degli sclerozi presenti sui tralci o come micelio dentro le gemme e le anfrattuosità della corteccia. Quando le condizioni ambientali sono favorevoli B. cinerea si attiva producendo una abbondante muffa grigia da cui si disperdono i conidi. Parte così l'infezione primaria che colpisce gli organi suscettibili, quali germogli, fiori e tralci erbacei.

Le condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo del fungo sono elevata umidità, temperature superiore ai 15° C e bagnatura fogliare prolungata (ideale sono 15 ore continue). L'infezione può coinvolgere foglie, germogli, tralci e anche i fiori, tessuti in cui il fungo si annida per poi colonizzare le bacche dopo l'invaiatura, quando la buccia sottile e l'alta percentuale di acqua ne favoriscono lo sviluppo.

Il periodo di maggiore suscettibilità dei grappoli è dunque quello che va dall'invaiatura alla raccolta. In questa fase il fungo è capace di penetrare attivamente i tessuti, ma sfrutta anche le lesioni provocate da agenti atmosferici, da insetti (come la tignola) oppure le micro-lesioni causate dalla pressione degli acini in chiusura-grappolo o dal cracking.

Sugli acini colpiti compaiono dapprima delle macchie brune che velocemente si espandono, ricoprendosi di una abbondante muffa grigia. L'infezione si allarga velocemente agli acini vicini e non è raro che l'intero grappolo marcisca. Può capitare che l'infezione coinvolga il rachide che, marcendo, causa la caduta a terra dell'intero grappolo.

La difesa dell'uva dalla Botrite

In condizioni di forte umidità, piogge frequenti e temperatura superiore a 15° C il pericolo di infezione è elevato, specie se la varietà è suscettibile e i grappoli si trovano in uno stadio fenologico vulnerabile (in fioritura e dalla post-invaiatura fino alla raccolta). Contribuiscono a favorire lo sviluppo del micete anche impianti mal esposti, con vegetazione rigogliosa o coperti da tendone.

Per difendere le viti dalla botrite Bayer propone due prodotti: Teldor Plus e Serenade Aso. Il primo è un fungicida a base di fenexamide che garantisce una elevata efficacia, oltre ad una prolungata durata d'azione. Grazie alla capacità del composto di fissarsi alle cere che ricoprono grappoli e foglie, Teldor Plus è dotato di una notevole resistenza al dilavamento.

Il prodotto non imbratta i grappoli, non influisce sulle dinamiche di fermentazione e ha un tempo di carenza di soli sette giorni. Da usare alla dose di 1-1,5 litri ad ettaro, è in grado di difendere i grappoli anche nel post raccolta, evitando i marciumi da magazzino. Sono consentiti al massimo 2 trattamenti l'anno, da effettuarsi ad una distanza di almeno 20 giorni.

Serenade Aso è invece un prodotto di origine biologica a base di Bacillus subtilis, ceppo QST 713, che al suo interno contiene specifici composti fungicidi, i lipopeptidi, e innesca le difese interne delle piante. Inoltre, le spore contenute nel prodotto formano una barriera tra il patogeno e la pianta, impedendogli di insediarsi sulla coltura.

Serenade Aso, autorizzato in agricoltura biologica, non imbratta la coltura, non ha odore e non influenza la vinificazione. Non è soggetto a residui normati e non è irritante per l'operatore, oltre a non avere alcun odore. Il prodotto, efficace anche contro il marciume acido, deve essere usato alla dose di etichetta di 4 litri ad ettaro per un massimo di 4 trattamenti l'anno, da eseguire ad un intervallo di tempo minimo di 5 giorni.

Le strategie di difesa dell'uva da Botrite

“Il periodo di maggiore suscettibilità del grappolo a Botrytis cinerea va dalla fioritura alla pre-raccolta, anche se è la fase di chiusura grappolo quella più delicata”, spiega Marco Grandin, Technical Sales Representative di Bayer.

Le aziende che operano in regime di difesa integrata possono usare Teldor Plus in pre-chiusura grappolo, avendo cura di bagnare bene gli acini. Mentre Serenade Aso può essere usato all'invaiatura e in pre-raccolta, sfruttando anche il suo effetto sul marciume acido.

“Chi produce uva da tavola può intensificare i trattamenti in pre-chiusura grappolo, alternando sempre Teldor Plus in strategia con Serenade Aso. Mentre chi opera in biologico può sfruttare tutti i 4 trattamenti consentiti dall'etichetta di Serenade Aso”, conclude Grandin.

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Titolo Botrite, uve al sicuro con Teldor Plus e Serenade Aso
Categoria Approfondimenti
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