Share
Condividi
Whatsapp
Twitter
LinkedIn
Facebook
Stai cercando un prodotto per un problema specifico?
In breve
Oltre al controllo di Mosca bianca che non è semplice e necessita di un approccio integrato, i produttori di pomodoro in serra devono far fronte anche a Tuta absoluta. Per aiutarli nel controllo di questo nuovo lepidottero originario del Centro America, Bayer ha introdotto un innovativo sistema di confusione sessuale: Vynyty Tuta Pro Press.
Produrre pomodori in Italia sta diventando sempre più complicato a causa dell'ampio ventaglio di insetti, fisiopatologie e malattie che colpiscono questa coltura. Se attacchi fungini e batterici impensieriscono gli agricoltori, l'insetto che spaventa di più è la Mosca bianca. Questi aleurodidi non sono temuti tanto per i danni che causano direttamente alla pianta durante la nutrizione, ma perché sono i vettori di tre virus in grado di compromettere pesantemente le produzioni: TYLCV, ToCV-TICV e ToLCNDV.
Il Virus dell'accartocciamento fogliare giallo del pomodoro (TYLCV) è presente in Italia dal 1988 e nelle colture da serra può portare alla perdita del 70-80% della produzione. Le piante infettate precocemente hanno una crescita stentata e non fruttificano, mentre quelle che si infettano a frutti già formati non completano l'allegagione. Le bacche già in fase di maturazione presentano invece pezzature inferiori alla norma e colorazione pallida.
I Virus della clorosi virale del pomodoro (ToCV e TICV), anche questi trasmessi dalla mosca bianca, sono comparsi in Italia a partire dal 2001-2002 e sono causa, come dice il nome, di un ingiallimento delle foglie a partire da quelle basali. Se la parte apicale della pianta rimane apparentemente sana, si è riscontrata una minore vigoria, anche produttiva, e una senescenza precoce.
A preoccupare gli agricoltori è oggi il Tomato Leaf Curl New Delhi Virus (ToLCNDV), un virus che attacca solanacee e cucurbitacee comparso nel 2012 in Spagna e oggi presente in Sud Italia soprattutto su zucchino, ma anche su pomodoro. Questa virosi provoca sulle foglie arricciamenti e ingiallimento a mosaico, mentre sui frutti macchie, deformazioni e talvolta spaccature. È particolarmente virulento e arreca danni consistenti alle produzioni.
Bemisia tabaci e Trialeurodes vaporariorum sono i due omotteri che vivono a spese delle piante di pomodoro. Conosciuti comunemente come mosche bianche, vivono sulla pagina inferiore delle foglie e si nutrono della linfa penetrando i tessuti con il loro apparato boccale.
Gli aleurodidi producono grandi quantità di melata che può essere causa di fumaggini e, se l'infestazione non è controllata, il loro numero può essere così elevato da indebolire sensibilmente la pianta.
La Mosca bianca è di difficile controllo a causa dell'elevata polifagia, che permette all'insetto di vivere su molte piante, coltivate e selvatiche. Inoltre, è particolarmente prolifica e sviluppa con facilità resistenze metaboliche agli insetticidi.
Per limitare i danni diretti e indiretti è dunque necessario mettere in atto una strategia di lotta integrata.
• Se possibile adottare un'alternanza delle colture, in modo da ridurre le popolazioni di aleurodidi. L'alternanza colturale deve essere fatta con specie sulle quali la mosca bianca non può sopravvivere (quindi non solanacee);
• Chiudere in maniera completa e stabile ogni accesso alla serra con reti a maglia fitta. Fare attenzione a non lasciare aperture quando si entra o si esce dalla struttura;
• Utilizzare trappole cromotropiche per il monitoraggio delle popolazioni e controllare attentamente le piante per individuare i primi segni di infestazione. Le foglie colpite presentano ingiallimenti fogliari, deperimenti e disseccamenti;
• Al primo segno di infestazione intervenire con l'utilizzo di insetticidi, alternando differenti meccanismi d'azione per prevenire l'insorgenza di resistenze. Prediligere prodotti ad alta selettività, in modo da preservare gli insetti utili, e agrofarmaci ad azione rapida, visto che i virus si trasmettono entro 20-25 minuti dal momento della puntura;
• Controllare le erbe infestanti in prossimità della serra quando possono fungere da riserva per questi insetti. Occorre dunque sfalciare le specie della famiglia delle solanacee;
• Distruggere le piante infettate dal virus: le piante devono prima di tutto essere irrorate con insetticida, per evitare l'allontanamento della mosca bianca. Devono poi essere eradicate, allontanate dall'impianto e distrutte;
• Per scongiurare il diffondersi di virus è bene utilizzare piantine certificate esenti da virus. Occorre dunque rivolgersi a vivaisti che aderiscono alla certificazione fitosanitaria e autorizzati dal Servizio Fitosanitario Regionale;
• Si consiglia l'uso di varietà tolleranti, come quelle a marchio Seminis, che sono in grado di ridurre notevolmente i danni provocati da TYLCV.
L'utilizzo di insetticidi rimane il mezzo più sicuro ed efficace per debellare la Mosca bianca. Tuttavia la capacità di riprodursi velocemente, di dare vita a popolazioni multi-stadio e di sviluppare resistenze agli agrofarmaci, suggerisce all'agricoltore di adottare strategie diversificate nel loro utilizzo.
La ricerca Bayer Crop Science ha permesso di mettere a punto due insetticidi utili per il controllo della Mosca bianca: Sivanto Prime e Flipper. Due prodotti con diverso meccanismo d'azione che è bene utilizzare in maniera alternata per evitare l'insorgere di resistenze.
Flipper è ideale per il controllo della Tuta absoluta in strategia con Vynyty Tuta Pro Press.
Si consiglia l'applicazione in alcuni periodi cruciali per la cultura. Nella fase iniziale, al fine di prevenire la trasmissione di virosi; nella fase centrale quando serve una soluzione selettiva per la coltura e per l'entomofauna utile; nella fase di raccolta al fine di agevolare la gestione dei residui alla raccolta.
Sivanto Prime è un insetticida a base di Flupyradifurone, appartenente alla famiglia chimica dei Butenolidi. Questa molecola agisce per contatto e ingestione, controllando sia le forme giovanili che gli adulti di Mosca bianca. L'insetticida, ad applicazione fogliare, è traslocato per via sistemica e ridistribuito su tutta la vegetazione offrendo una copertura completa.
Quando Sivanto Prime viene a contatto con la Mosca bianca, blocca in pochi minuti la sua capacità di nutrirsi evitando in questo modo danni diretti (sottrazione della linfa e deformazioni a carico di foglie e frutti) e indiretti (diffusione dei virus). Inoltre è estremamente selettivo e rispettoso degli insetti pronubi.
La natura ha poi ispirato Flipper, un insetticida a base di acidi carbossilici insaturi, molecole che sono presenti nella pianta dell'olivo e sono utili proprio nella difesa dagli insetti. Il prodotto, di origine naturale, agisce per contatto su tutti gli stadi di crescita dell’insetto garantendo la massima efficacia.
L'utilizzo di Flipper viene suggerito nelle fasi terminali della coltivazione, in quanto essendo esente dal limite minimo di residui non ha tempo di carenza e può quindi essere impiegato anche poche ore prima della raccolta. Come Sivanto Prime, anche Flipper è selettivo verso impollinatori e insetti utili.
Semplice da utilizzare, autorizzato in agricoltura biologica ed estremamente efficace, il prodotto viene distribuito mediante un dispenser apposito, la Phero Pump, sui supporti della serra.
Il gel microincapsulato di Vynyty Tuta Pro Press diffonde costantemente il feromone sessuale di Tuta absoluta nell'ambiente, creando una "nuvola" di feromoni che confonde i maschi dell'insetto, impedendo loro di localizzare le femmine per l'accoppiamento. Questo processo riduce drasticamente la popolazione del lepidottero, limitando la sua capacità di riprodursi e, di conseguenza, l'entità dell'infestazione.
Il gel biodegradabile elimina la necessità di rimuovere residui plastici a fine stagione
Per ottenere i migliori risultati, Vynyty Tuta Pro Press deve essere applicato prima della presenza degli adulti in serra. La raccomandazione è di distribuire 750 punti di diffusione per ettaro, all’altezza di circa 1 metro al trapianto e a 1,80-2 metri per le applicazioni successive. Ogni punto di diffusione equivale a una goccia di gel della dimensione di una moneta da 10 a 20 centesimi, a seconda della dose scelta.