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In breve
La lebbra e l'occhio di pavone sono le due malattie fungine maggiormente critiche per la produttività dell'oliveto e contro le quali Serenade Aso ha dimostrato una efficacia elevata. Ma il prodotto ha buone performance anche nei confronti dell'agente patogeno della rogna.
La lebbra dell'olivo, l'occhio di pavone e la rogna sono tre malattie chiave in olivicoltura in quanto possono pregiudicare la produttività dell'oliveto. La lebbra è causata da un fungo, Colletotrichum gloeosporioides, che si sviluppa principalmente a carico dei frutti e se non controllato può arrecare seri danni alle produzioni.
Spilocaea oleaginea è invece l'agente patogeno che causa l'occhio di pavone, una malattia che interessa le foglie di olivo e ne compromette la funzionalità fotosintetica. Mentre la rogna è causata da un batterio, Pseudomonas savastanoi, che penetra nei tessuti legnosi e lì si moltiplica, formando cancri ben visibili che alterano il passaggio di linfa, causando il disseccamento di rami e intere branche.
Di solito la difesa dell'olivo dai microrganismi patogeni sopra elencati è affidata all'uso di fungicidi e battericidi di sintesi. Tra questi il rame rappresenta la molecola più diffusa, essendo autorizzato anche in biologico.
Per rafforzare le strategie di difesa e diminuire il ricorso al rame, metallo soggetto ad alcune restrizioni, Bayer ha sviluppato Serenade Aso, il fungicida e battericida di origine naturale, recentemente registrato anche su olivo, a base di Bacillus subtilis.
I ricercatori Bayer hanno isolato un particolare ceppo, il QST 713, che ha dato prova di essere estremamente efficace nel contrastare lo sviluppo di funghi e batteri, come quelli che causano lebbra, rogna e occhio di pavone. Nello specifico Serenade Aso agisce secondo tre modalità di azione:
• contiene lipopeptidi e composti antibatterici che demoliscono la parete cellulare dei microrganismi patogeni, causandone la morte;
• le spore di B. subtilis contenute in Serenade Aso competono con i microrganismi patogeni per lo spazio vitale;
• il prodotto innesca la difesa interna e la risposta fisiologica dell'olivo, rendendolo maggiormente pronto a contrastare una infezione.
L'origine biologica di Serenade Aso garantisce l'assenza di residui normati e tempi di carenza nulli. Inoltre, non imbratta la coltura, non è irritante ed è inodore. Il prodotto può essere impiegato da solo, oppure miscelato con la maggior parte degli agrofarmaci in commercio, compresi quelli a base di rame.
Oltre ad essere autorizzato per il biologico Serenade Aso è rispettoso dell'operatore, degli astanti e dell'entomofauna utile, comprese le api.
“Dalle prove condotte in campo in areali molto soggetti alla lebbra, come nel comune di Ruvo di Puglia, è emerso che Serenade Aso, inserito in strategie di difesa con altri prodotti, ad esempio a base di rame, è risolutivo nel controllo di Colletotrichum gloeosporioides”, racconta Giuseppe Cortese, Market Development Agronomist di Bayer.
Contro la lebbra dell'olivo solitamente si effettuano almeno due trattamenti: uno in pre-fioritura, che ha come obiettivo il controllo dell'infezione primaria. E uno (o più) ad invaiatura, in modo da gestire le infezioni secondarie e proteggere le drupe in maturazione.
“Serenade Aso completa la normale linea di difesa, che si basa su prodotti come Flint Max e Cupravit Bio Advanced, e permette all'olivicoltore di ottenere risultati migliori diminuendo al contempo la quantità di rame impiegata”, sottolinea Cortese. “Soprattutto per chi opera in biologico Serenade Aso permette di aumentare l'efficienza della difesa rameica”.
Flint Max è il fungicida ad ampio spettro d'azione a base di trifloxystrobin e tebuconazolo, caratterizzato da una attività sistemica e mesostemica che permette di difendere l'intera pianta, comprese le drupe in formazione.
Il duplice meccanismo d'azione riduce il rischio di resistenze, inoltre Flint Max è caratterizzato da una eccellente resistenza al dilavamento, che consente l'impiego anche in stagioni in cui i fenomeni piovosi sono frequenti.
Cupravit Bio Advanced è invece il fungicida-battericida a base di solfato tribasico di rame, che grazie ai suoi coformulanti è dotato di particolari caratteristiche di adesività e di uniformità distributiva. Perfettamente idrosolubile, non crea polvere e non sporca foglie e frutti.
Contro Spilocaea oleaginea, l'agente patogeno dell'occhio di pavone, si eseguono solitamente 2-3 trattamenti l'anno. Il primo in inverno a base di rame, in modo da provocare la caduta delle foglie malate e abbattere l'inoculo. Il secondo prima della fioritura, in modo da proteggere la nuova vegetazione, e un eventuale terzo trattamento in autunno, ma solo nel caso la presenza del fungo sia consistente.
“I numerosi test svolti in campo hanno dimostrato l'efficacia di Serenade Aso nei trattamenti primaverili.
Il prodotto può essere impiegato in strategia col rame, ad esempio per chi opera in biologico, o di fungicidi sistemici”, sottolinea Cortese.
“In entrambi i casi Serenade Aso ha dato prova di elevata efficacia nel controllo dell'occhio di pavone”.
La rogna dell'olivo è causata da un batterio, Pseudomonas savastanoi, che penetra nella pianta attraverso ferite naturali (gelo, grandine, vento, ...) oppure causate dall'uomo (potatura, abbacchiatura, ...). Una volta insediato nell'ospite è impossibile debellarlo e dunque la difesa si basa sulla prevenzione.
“Da alcune esperienze di campo è possibile affermare che Serenade Aso può essere usato per prevenire l'ingresso del patogeno nella pianta”, spiega Cortese. “Il prodotto può essere impiegato per proteggere l'albero dopo eventi traumatici, come ad esempio una gelata o la potatura. In questo modo si evita che P. savastanoi si insedi nell'olivo”.
In un'azienda del comune di Mesagne (Brindisi) Serenade Aso è stato impiegato primariamente per il controllo della lebbra con due trattamenti in settembre e ottobre, l'ultimo dei quali è stato ritardato il più possibile per arrivare sotto raccolta, in modo da proteggere le ferite causate dagli attrezzi agevolatori. L'impianto, di cultivar Coratina di 12 anni, non mostra alcun sintomo della malattia, nonostante l'area sia soggetta alla rogna.
Nel corso del 2021 verranno messe in atto ulteriori prove per raccogliere dati e testare l'efficacia di Serenade Aso contro Pseudomonas savastanoi e soprattutto per valutare il timing di intervento che nel contrasto di questo patogeno è di fondamentale importanza.
“L'applicazione deve infatti essere tempestiva, eseguita subito dopo l'evento traumatico, in modo che si formi una barriera che impedisca al batterio l'ingresso nei tessuti vegetali”, sottolinea Cortese.