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APPROFONDIMENTI

Oidio, come difendere la vite durante la fioritura

Durante la fioritura è indispensabile difendere i tessuti della vite dalle infezioni di oidio, in quanto possono compromettere lo sviluppo del grappolo

In breve
Per difendere la vite dall'oidio nello stadio di fioritura Bayer ha sviluppato Flint, un fungicida sistemico a base di trifloxystrobin attivo non solo contro il mal bianco, ma anche nei confronti di black rot e botrite.

 

La difesa dall'oidio

Una corretta strategia antioidica deve avere come obiettivo quello di ostacolare l'avvio dell'infezione primaria da parte dell'inoculo svernante e di tenere bassa
la pressione del micete durante i successivi stadi fenologici della vite. La fioritura si caratterizza come un momento critico per il vigneto in quanto si gettano le basi per la produzione di uva a fine stagione. Per questo è necessario difendere efficacemente non solo le foglie, in modo da sostenere la crescita della pianta, ma soprattutto il grappolo in formazione.

Durante la fase della fioritura infatti l'oidio può causare importanti danni alle viti. Il fungo penetra con facilità nei giovani tessuti erbacei, siano essi foglie, tralci o fiori. Proprio i grappoli registrano la massima suscettibilità nella fase pre e post-fiorale, mentre risultano meno sensibili dopo l'invaiatura.

Controllo costante dell'oidio

Non bisogna fare l'errore di ritenere che una limitata presenza in campo dell'oidio sia ininfluente a livello di produzione di uva. Prima di tutto perché se le condizioni ambientali sono favorevoli, la sporulazione di poche aree infette può dare il via a nuove infezioni, che in breve tempo possono coinvolgere tutto il vigneto. In secondo luogo, perché grappoli che presentano anche percentuali limitate di superficie colonizzata dal fungo produrranno mosti scadenti.

L'oidio è infatti in grado non solo di determinare una crescita stentata del grappolo, ma comporta anche un abbassamento della qualità delle bacche e apre la strada all'insediamento di altri patogeni, come ad esempio la botrite. Vitigni altamente suscettibili all'oidio, come Montepulciano, Chardonnay, Malvasia, Verdicchio,
Grechetto, Muller Thurgau e Italia devono essere difesi in maniera costante e preventiva se non si vuole 'rincorrere' l'oidio per il resto della stagione.

Fioritura, la difesa della vite dall'oidio

Per difendere la vite dall'oidio in una fase delicata come la fioritura Bayer ha in catalogo Flint, il fungicida sistemico a base di trifloxystrobin, sostanza attiva appartenente al gruppo delle strobilurine, una classe di molecole dotata di notevole efficacia preventiva e di lunga durata d'azione nei confronti di molti organismi patogeni.

Flint infatti non solo difende efficacemente la vite dall'oidio, ma ha anche una eccellente attività preventiva contro il black rot e un'azione collaterale verso la botrite. Flint è selettivo nei confronti della coltura ed è dotato di proprietà mesostemiche: si lega alle cere cuticolari resistendo al dilavamento, penetra nei tessuti e si distribuisce all’interno in senso translaminare, difendendo anche le aree in accrescimento. Per questo motivo il prodotto è ideale in questa fase fenologica della vite, quando i tessuti sono fortemente suscettibili di infezione e in accrescimento.

Flint è da impiegare preventivamente contro oidio alla dose di 125-150 grammi ad ettaro ad intervalli di 10-14 giorni.

Titolo Oidio, come difendere la vite durante la fioritura
Categoria Approfondimenti
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