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Durante il periodo di semina del mais i campi sono spesso visitati da volatili. Tra le specie che con più frequenza si posano sui letti di semina ci sono i corvidi, come la cornacchia grigia e la gazza, i piccioni semi-domestici, che spesso si vedono nelle nostre città, ma anche i fagiani e i colombacci. Nelle aree vicine ai corsi d’acqua o al mare, invece, è possibile vedere anche le anatre selvatiche e il gabbiano reale.
Si tratta di uccelli opportunistici, che hanno un'alimentazione molto varia e che sfruttano le risorse che l’ambiente presenta. Nel periodo della semina del mais i campi appena lavorati rappresentano per i volatili un invito a nutrirsi.
Per l’agricoltore le strategie di difesa non sono molte. Nel caso si lavori in aree frequentate da questi volatili è necessario, quando possibile, aumentare la profondità di semina, in modo da rendere più difficoltosa la ricerca del chicco. Si possono poi usare cannoncini e palloni, come anche le sagome di rapaci, che tuttavia perdono velocemente di efficacia, in quanto gli animali si adattano velocemente.
In foto: confronto tra un campo seminato con seme trattato con Ibisio e un campo seminato con seme trattato con lo standard di mercato.
L’oleoresina di pepe nero è di origine naturale e ha un'efficacia uguale a quella di un prodotto di sintesi. Questo è un vantaggio sia per l'ambiente, sia per l'agricoltore che deve manipolare i sacchi di semi di mais. A differenza di altri prodotti, Ibisio non è tossico per gli uccelli e si biodegrada naturalmente"
Chiara Pagliarin - Corn Solutions ExpertPer proteggere gli ibridi di mais Dekalb da ogni possibile avversità, Bayer ha sviluppato la tecnologia Acceleron, che nella sua versione standard permette di avere nella concia un prodotto fungicida e biostimolante.
Si può poi avere il repellente per uccelli Ibisio o Korit e, nel caso di Acceleron Elite, si ha anche l’insetticida, in modo da combattere gli insetti terricoli e preservare l’emergenza forte e veloce della coltura.
Cuore dell’innovazione Acceleron è il biostimolante B-360, che stimola la pianta ad espandere il proprio apparato radicale per assimilare con maggiore facilità acqua e nutrienti.