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Roundup

Roundup è l'erbicida fogliare sistemico totale, la combinazione del principio attivo (glifosate), nella sua forma salificata, con tensioattivi e agenti inerti specifici per ogni tipo di formulazione, disponibile in 3 diversi formulati: Roundup Platinum, Roundup Ultramax e Roundup Power 2.0.

Il glifosate

In 60 minuti il principio attivo di Roundup è assorbito dalle parti verdi. In media occorrono 24/48 ore perché la linfa trasporti il principio attivo all'interno della pianta fino a radici, bulbi, tuberi e rizomi.

Normalmente, in presenza di fattori negativi per l'assorbimento (quali temperature basse o troppo alte, siccità, foglie spesse o cerose o con superfici fogliari ridotte) i prodotti a base di glifosate sono meno efficaci; i formulati Roundup® invece, grazie all’innovazione continua dei propri tensioattivi e altri coformulanti, sono ugualmente efficaci anche in condizioni estreme.

Roundup è un diserbante fogliare, sistemico, non selettivo: fogliare, perché viene assorbito dalle parti verdi della pianta; sistemico, poiché una volta penetrato, il principio attivo si muove verso i punti di attiva crescita (meristemi), causando una lenta morte della pianta dalle sue radici più profonde per mancanza di amminoacidi essenziali; non selettivo, poiché esso distrugge ogni organismo vegetale.

L'importanza dei coformulanti

I coformulanti sono necessari principalmente per tre motivi:

1) migliorare le qualità fisiche del prodotto finito (maggiore facilità di distribuzione, minore schiumosità, compatibilità in caso di miscela, ecc...)

2) massimizzare la bagnatura delle foglie, ovvero la quantità di principio attivo che si deposita sulle stesse

3) veicolare il glifosate all’interno della pianta più rapidamente ed efficacemente possibile. Questo si ottiene quando il coformulante non danneggia le cellule dei vasi di trasporto della linfa

Come funziona

Quando Roundup viene spruzzato sulle foglie delle piante, esso penetra attraverso le loro parti verdi, viene assorbito e quindi diffuso – tecnicamente si dice traslocato - attraverso i tessuti e trasportato dalla linfa fino alle radici e agli organi di propagazione e riproduzione della pianta (rizomi, stoloni, bulbi, bulbilli). Una volta penetrato, il glifosate inibisce la produzione di un enzima denominato EPSP sintetasi, che a sua volta impedisce alla pianta di produrre gli aminoacidi aromatici essenziali per la sua crescita e il suo sviluppo.

In seguito al trattamento, dopo un periodo diverso da formulazione a formulazione, ma non prima di una settimana dopo l'applicazione, la pianta appassisce gradualmente ed ingiallisce, per poi morire e decomporsi. L'effetto visibile è in funzione dello stadio di sviluppo della pianta e delle condizioni climatiche, come umidità e temperatura.

In ogni caso, indipendentemente da quando compare l’ingiallimento, già poche ore dopo il trattamento la pianta è comunque morta. L’apparente lentezza d'azione non deve trarre in inganno: essa garantisce la traslocazione del principio attivo all’interno della pianta e quindi la sua efficacia.

Roundup è efficace praticamente contro tutte le piante in attiva sintesi clorofilliana, infatti con Roundup si può intervenire selettivamente sui qualsiasi associazione floristica, con la sola avvertenza di non colpire la pianta che si vuole conservare. E' importante sottolineare che, poiché gli esseri umani e gli animali non producono gli aminoacidi la cui formazione viene inibita dal glifosate ed hanno un metabolismo diverso da quello delle piante, non rischiano alcun effetto negativo se vengono a contatto con il prodotto.

Tempi d'azione

In 60 minuti il principio attivo di Roundup è assorbito dalle parti verdi. In media occorrono 24/48 ore perché la linfa trasporti il principio attivo all'interno della pianta fino a radici, bulbi, tuberi e rizomi.

Normalmente, in presenza di fattori negativi per l'assorbimento (quali temperature basse o troppo alte, siccità, foglie spesse o cerose o con superfici fogliari ridotte) i prodotti a base di glifosate sono meno efficaci; i formulati Roundup® invece, grazie all’innovazione continua dei propri tensioattivi e altri coformulanti, sono ugualmente efficaci anche in condizioni estreme.