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In breve
Valorizzare le produzioni cerealicole è un’operazione fondamentale nell’agricoltura moderna, che può avvalersi di innovative soluzioni, sia sul fronte della difesa che su quello delle tecnologie digitali.
È il caso di questo appezzamento di orzo ibrido destinato a trinciato per impianto a biogas e monitorato dalla piattaforma digitale FieldView, dove l’applicazione del nuovo fungicida di levata Ascra Xpro ha permesso di ottenere un incremento produttivo pari al 28,6%.
L’orzo è una coltura rustica, che ben si adatta alle diverse condizioni dei comprensori cerealicoli italiani. Negli ultimi anni è stato molto apprezzato anche per il suo utilizzo come trinciato per gli impianti di biogas, dal quale si ricavano discrete produzioni di biomassa.
La vegetazione di questo cereale è soggetta a non poche avversità di natura biotica, come l’elmintosporiosi, la rincosporiosi e la ramularia, che possono sottrarre alla pianta preziose energie.
Per proteggerlo al meglio Bayer ha inserito in gamma l’innovativo fungicida per la fase di levata Ascra Xpro, dotato di elevata efficacia e prolungata persistenza, il quale ha dimostrato in questa prova sperimentale di poter condurre a risultati che ripagano ben oltre l’investimento.
Nel campione trattato c’è assenza di patologie da cima a fondo, che si tradurrà in un potenziale produttivo, in termini qualitativi e quantitativi, sicuramente superiore.
Per i cereali da trinciato il trattamento fungicida viene considerato superfluo, a causa della sua destinazione, che non deve garantire salubrità e qualità finale del prodotto. Quello che non si considera è però un altro importante fattore ai fini della produttività, ovvero la possibilità, con il trattamento fungicida, di andare ad agire su diversi livelli metabolici del cereale, in grado di portarlo a sfruttare al meglio le risorse di cui dispone e a produrre di più.
In questo modo è possibile aumentare considerevolmente la resa in termini qualitativi e quantitativi, anche in annate in cui la severità degli attacchi fungini non sembra preoccupante. Per farlo Bayer ha messo a punto la Tecnologia Xpro, che in Ascra Xpro, oltre alla massima efficacia nei confronti delle patologie fogliari, determina una serie di vantaggi fisiologici:
• Incremento della radicazione
• Maggior efficienza d’uso di acqua e nutrienti
• Aumento della fotosintesi e dell’accumulo di sostanze di riserva
• Aumento della vigoria e della biomassa vegetale
In questa prova è stato possibile apprezzare, grazie alla piattaforma digitale di Bayer Climate FieldView, l’evoluzione della vegetazione durante l’intera stagione e di notare come, nella parcella trattata con Ascra Xpro, i livelli di biomassa raggiunti a distanza di 65 giorni siano stati notevolmente superiori rispetto al non trattato.
Sempre grazie alle funzionalità FieldView, l’appezzamento è stato poi monitorato alla raccolta, confermando il dato sulla vegetazione rilevato da satellite e misurandolo direttamente: la differenza tra la media del campo (in linea con le aspettative e la media aziendale) e la parcella trattata con Ascra Xpro è stata di +136 q.li/ha.
In questa prima mappa satellitare, fotografata in data 4 marzo 2021, è possibile notare lo stato di vegetazione del campo, mentre in blu è evidenziata la parcella su cui è stato distribuito Ascra Xpro, tramite un’unica passata trasversale con la barra irroratrice.
Nella seconda mappa di monitoraggio, rilevata a 65 giorni di distanza dal trattamento, è possibile osservare invece l’evidente differenza di sviluppo che ha avuto la “strisciata” trattata con Ascra Xpro, che si discosta notevolmente dai livelli di vegetazione della superficie immediatamente confinante.
Questo effetto rinverdente e rinvigorente che Ascra Xpro apporta sull’intera pianta è stato misurato alla raccolta con le mappe di resa di FieldView, che grazie a sensori montati direttamente sulla trincia e collegati al satellite, hanno permesso di constatare un incremento di quasi il 30% sulla produzione di trinciato.
Media del campo: 475 q.li/ha
Media parcella Ascra: 611 q.li/ha